Inclusione, equità, rispetto per l’uomo e la terra, sono questi i valori fondanti di tutte le attività promosse da Coop Tesori Bio – I tesori della Terra. Qui non mancano i sogni e l’impegno per realizzare un futuro migliore.
Coop Tesori Bio – i Tesori della Terra è una piccola cooperativa agricola di Cervasca, in provincia di Cuneo, capace di autosostenersi producendo, trasformando e commercializzando prodotti biologici d’eccellenza in grado di integrare e valorizzare al suo interno persone in difficoltà. Dal sogno e dal coraggio di Dario e Livio, i due fondatori, nel tempo si è sviluppata un’esperienza di lavoro agricolo condiviso, ma anche una realtà produttiva biologica e inclusiva, rispettosa dell’ambiente e delle persone: i due pilastri su cui si fonda la cooperativa. Alla base un’organizzazione in cui ognuno lavora in base alle proprie capacità e riceve in base ai propri bisogni. Il 20% della forza lavoro è data da persone con deficit motori e/o psicologici che, nel lavoro agricolo della cascina e semi-industriale del caseificio, trovano una dimensione sana e costruttiva cui dedicarsi e, in alcuni casi, un percorso verso l’autonomia.
Etichettatura, imballaggio e spedizione dei prodotti, piccola manutenzione delle grandi aree esterne, supporto alla cura degli animali, dei campi e della mensa aziendale sono le attività affidate ai ragazzi, mentre la produzione dei prodotti alimentari è affidata ai tecnici dello staff della Cooperativa che presta la massima attenzione ai criteri della produzione biologica stabiliti dall’Unione Europea. Sin dalle origini, quando storicamente si era soliti diserbare i campi con agenti chimici, i fondatori di Coop Tesori Bio hanno saputo difendere il fronte del biologico opponendosi a un sistema, compreso quello scolastico, che proponeva corsi di agricoltura industriale. Grazie a quel seme gettato oltre quarant’anni fa oggi esistono aziende, imprenditori e agricoltori che si prendono cura della terra in maniera rispettosa.
Per ripercorrere quanto vissuto fino a qui, ma anche per interrogarsi sul futuro Coop Tesori Bio e Agricola Multimedia hanno realizzato il cortometraggio “C’era una volta il Bio”, presentato in anteprima a Terra Madre Salone del Gusto 2022 a Torino, che mette in scena la storia e il futuro del biologico. Il cortometraggio, con la regia di Paolo Gai, ripercorre infatti la storia del biologico attraverso gli uomini che hanno contribuito alla sua nascita e alla sua evoluzione in Piemonte e in Italia, con un occhio al futuro, alle incertezze e ai dubbi rispetto all’autenticità e ai valori che presenta oggi la filiera biologica.
«L’idea del documentario è nata da una necessità: sentivamo il bisogno di far chiarezza sul tema – racconta Fabrizio Oggero, amministratore delegato di Coop Tesori Bio -. La nostra cooperativa, e ancora prima la persona di Livio, tra le menti di Coop Tesori Bio, ha sempre scelto il biologico, fin dal 1986, ancora prima che questo fosse certificato. Ma oggi, che cos’ è questa certificazione? Siamo certi che non sia esclusivamente una moda? Per noi il biologico è un approccio alla vita e all’agricoltura».
C’era una volta il Bio è la Storia di un movimento e dell’Italia degli anni ottanta. Armando Mariano, il capostipite del biologico in Piemonte, seguito da un gruppo di giovani, tra cui Livio Bima, fondatore di Coop Tesori Bio è tra coloro che hanno visto le vigne della provincia di Cuneo diserbate con gli elicotteri. Sono gli stessi che hanno importato, grazie a lunghi viaggi in Germania, prodotti naturali per l’agricoltura, introvabili nel nord Italia. Senza dimenticare le notti a fare la veglia ai campi: capitava spesso che, chi non credeva e disprezzava quello che poi sarebbe diventata la certificazione biologica, diserbasse chimicamente i campi di quello stesso gruppo di agricoltori sognatori spesso definiti clandestini. Sono gli anni Ottanta dell’agricoltura, costellati da scontri interni che hanno attraversato sia l’ambito contadino, sia quello sociale, senza escludere la politica.

Livio Bima, tra i fondatori di Coop Tesori Bio
Nel documentario viene citato lo scandalo dell’acqua all’atrazina, inquinata ieri e innocua il giorno successivo, così come l’insorgere di patologie legate all’abuso di pesticidi tra i frutticoltori.
I valori che ispirano da sempre Coop Tesori Bio sono il rispetto del valore umano e della terra, i progetti realizzati, infatti, sono sempre secondo natura, come nel caso della prima ecostalla d’Italia costruita a secco, a impatto zero e senza consumo di suolo. L’obiettivo di Coop Tesori Bio è realizzare un sistema sostenibile per l’uomo, l’ambiente e per la sostenibilità economica di un prodotto e della filiera in genere. La comunicazione gioca un ruolo importante in questo aspetto.
Non a caso Coop Tesori Bio è entrata a far parte del progetto SMAQ, supportato dall’Università di Scienze Gastronomiche, pensato per sostenere la competitività delle imprese del settore agroalimentare locale attraverso l’accompagnamento all’innovazione digitale, offrendo l’opportunità di valorizzare le produzioni tipiche sfruttando le potenzialità che un utilizzo consapevole degli strumenti di comunicazione possono fornire.
Coop Tesori Bio, con un occhio al presente e uno al futuro, è sempre al passo coi tempi, applicando un modello di economia circolare, un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo così al massimo gli sprechi.
